Un po’ in ritardo
vorrei ricordare la giornata per la consapevolezza dell’Autismo.
A scuola l’abbiamo
celebrata facendo vedere a bambini e ragazzi un bellissimo corto animato: "Mon petit frère de
la lune" di Frédéric Philiber. Mi hanno detto che è stata
un’esperienza bellissima che, sono certo, aiuterà i nostri alunni a diventare
delle persone solidali in grado di costruire una società più inclusiva di
quella che abbiamo costruito noi adulti.
Vorrei sottolineare, piuttosto, come
quest’anno ci sia stato un importante coinvolgimento istituzionale con gli
interventi del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dei Ministri
dell’Istruzione – Stefania Giannini – della Salute – Beatrice Lorenzin – che
hanno incontrato i ragazzi con disturbo dello spettro autistico e le loro
famiglie.
Spero che la loro presenza all’iniziativa
rappresenti il punto di partenza per la realizzazione di quegli interventi
concreti che chiedono da anni le associazioni e i genitori delle persone con
disturbo dello spettro autistico a cui si riferisce Gianfranco
Vitale.
Ma la
consapevolezza, da sola, non basta. C’è il pericolo che, passate le
celebrazioni del 2 aprile, le persone rimangano sole ad affrontare i loro
problemi. Ed è quello che forse temono di più.
Vorrei chiudere questo post parlando di Marina
Viola. Credo che molti di voi l’abbiano vista nella puntata del 29 marzo di Chetempochefa. Ho scoperto
che è la figlia di Beppe Viola, uno straordinario giornalista sportivo morto
ancora giovane nel 1982 che non si occupava solo di sport in televisione ma scriveva
anche articoli per Linus, componeva indimenticabili testi per le canzoni
dell’amico d’infanzia Enzo Jannacci (Vincenzina e la fabbrica, Quelli
che), scriveva dialoghi per il cinema (Romanzo popolare, di Mino
Monicelli) e copioni per il cabaret di Cochi e Renato e Diego Abatantuono.
Mi ha molto emozionato vedere che assomiglia moltissimo al papà al quale ha dedicato un bellissimo libro.
Ma Marina Viola è anche e soprattutto la
mamma di un ragazzo autistico con trisomia 21. Ha raccontato la sua esperienza
con il proprio figlio in un bellissimo libro: Storia del mio bambino perfetto. È un libro che ci aiuta a capire tante cose, molte
di più di tanti testi specialistici. E, infine, Marina Viola è l’autrice di un
blog, PENSIERI E PAROLE che
conduce con ironia e intelligenza. Leggerlo è stato per me una vera scoperta. Sono
molti i post interessanti. Ne segnalo uno, in particolare, la cui lettura raccomanderei a molte persone adulte.