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lunedì 6 aprile 2015

Il 2 aprile



Un po’ in ritardo vorrei ricordare la giornata per la consapevolezza dell’Autismo.
A scuola l’abbiamo celebrata facendo vedere a bambini e ragazzi un bellissimo corto animato: "Mon petit frère de la lune" di Frédéric Philiber. Mi hanno detto che è stata un’esperienza bellissima che, sono certo, aiuterà i nostri alunni a diventare delle persone solidali in grado di costruire una società più inclusiva di quella che abbiamo costruito noi adulti.
Vorrei sottolineare, piuttosto, come quest’anno ci sia stato un importante coinvolgimento istituzionale con gli interventi del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dei Ministri dell’Istruzione – Stefania Giannini – della Salute – Beatrice Lorenzin – che hanno incontrato i ragazzi con disturbo dello spettro autistico e le loro famiglie.
Spero che la loro presenza all’iniziativa rappresenti il punto di partenza per la realizzazione di quegli interventi concreti che chiedono da anni le associazioni e i genitori delle persone con disturbo dello spettro autistico a cui si riferisce Gianfranco Vitale.
Ma la consapevolezza, da sola, non basta. C’è il pericolo che, passate le celebrazioni del 2 aprile, le persone rimangano sole ad affrontare i loro problemi. Ed è quello che forse temono di più.

Vorrei chiudere questo post parlando di Marina Viola. Credo che molti di voi l’abbiano vista nella puntata del 29 marzo di Chetempochefa. Ho scoperto che è la figlia di Beppe Viola, uno straordinario giornalista sportivo morto ancora giovane nel 1982 che non si occupava solo di sport in televisione ma  scriveva anche articoli per Linus, componeva indimenticabili testi per le canzoni dell’amico d’infanzia Enzo Jannacci (Vincenzina e la fabbrica, Quelli che), scriveva dialoghi per il cinema (Romanzo popolare, di Mino Monicelli) e copioni per il cabaret di Cochi e Renato e Diego Abatantuono. Mi ha molto emozionato vedere che assomiglia moltissimo al papà al quale ha dedicato un bellissimo libro
Ma Marina Viola è anche e soprattutto la mamma di un ragazzo autistico con trisomia 21. Ha raccontato la sua esperienza con il proprio figlio in un bellissimo libro: Storia del mio bambino perfetto. È un libro che ci aiuta a capire tante cose, molte di più di tanti testi specialistici. E, infine, Marina Viola è l’autrice di un blog, PENSIERI E PAROLE che conduce con ironia e intelligenza. Leggerlo è stato per me una vera scoperta. Sono molti i post interessanti. Ne segnalo uno, in particolare, la cui lettura raccomanderei a molte persone adulte. 

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