Premessa
Riconosciuto
- ormai universalmente - il ruolo centrale che la scuola occupa sia nella vita
della singola persona sia nella complicata trama sociale, chiunque si proponga
per la gestione della “res publica” deve essere pronto a dialogare con quanti
si occupano di Istruzione e formazione (docenti, genitori, personale ata,
dirigenti) in modo da cogliere le complesse problematiche legate alla
soddisfazione di un diritto costituzionale inalienabile ed ineludibile quale
quello dell’istruzione.
Con
l’autonomia scolastica e la revisione del Titolo V della Costituzione, si è
aperta una nuova pagina che vede scuola ed ente locale accomunati dal comune
obiettivo di rendere un servizio sempre più adeguato ed efficace all'utenza.
Flessibilità e integrazione di risorse sono gli elementi chiave di una scuola che si propone agli enti locali come interlocutore qualificato, capace di progettualità e innovazione, in grado di condividere le esigenze che sorgono dal contesto locale e divenire, perciò, una risorsa culturale preziosa per la vita stessa del territorio.
Flessibilità e integrazione di risorse sono gli elementi chiave di una scuola che si propone agli enti locali come interlocutore qualificato, capace di progettualità e innovazione, in grado di condividere le esigenze che sorgono dal contesto locale e divenire, perciò, una risorsa culturale preziosa per la vita stessa del territorio.
Le
prospettive
L’ampliamento delle
competenze trasferite agli Enti locali dalla normativa vigente (D.Ls. 112/98)
richiede un nuovo tipo di rapporto fra istituzioni scolastiche e tutti gli altri enti territoriali, fra i quali un
ruolo di primo piano ricopre il Comune.
In un’ottica, infatti, di
sviluppo del territorio e di crescita sociale e civile della comunità
scolastica e territoriale, la scuola dell’autonomia è anche la “ scuola” del
Comune e, pertanto, istituzioni scolastiche ed enti locali dovranno tendere ad
una collaborazione sempre più stretta nella gestione della domanda formativa e
nel confronto con tutte le risorse formative presenti sul territorio, nella
consapevolezza che gli enti locali, rispetto alla scuola, hanno una capacità di
lettura del territorio molto più ampia ed oggettiva e una conoscenza più
diretta ed analitica di tutti i soggetti che possono relazionarsi con la
scuola.
Offerta formativa qualificata, sostegno all’autonomia scolastica e
integrazione dei processi formativi sono le tre
funzioni che gli enti locali e le istituzioni scolastiche potranno svolgere
insieme, attraverso un dialogo continuo e costruttivo, nell’interesse di un
servizio pubblico di qualità.
Ancor più il rapporto fra
Scuola e Comune si fa importante se si pensa alla abolizione in atto della Provincia ed al conseguente trasferimento
di sue competenze al Comune.
Se fino ad oggi Questo aveva
competenze solo per le scuole del primo ciclo d’istruzione, dal prossimo anno
scolastico avranno in carico,
sicuramente, anche le scuole secondarie che nella nostra città sono
numerose ed alcune di esse, molto popolate.
Dichiarazione di intenti
1. Organo di Confronto: sarà istituito, entro il 1 settembre 2015, un
Tavolo Istituzionale per la individuazione, la disamina, la pianificazione e la
soluzione di tutte le problematiche Scuola/Comune; l’organizzazione di tale
Tavolo sarà promossa dal Sindaco che, unitamente al referente della Rete
“Teatiamo”, ne stabilirà criteri e modalità.
2. Edifici scolastici: Sarà fatta, in collaborazione fra referenti
scuole e tecnici comunali, a partire da settembre 2015, una mappatura di tutti gli edifici scolastici
per individuarne carenze ed esigenze. Si procederà, quindi con un piano di
interventi da realizzare nel quinquennio, a partire da quegli edifici nei quali
sarà riscontrata minore sicurezza. Sarà
prioritario, infatti, mettere a norma tutti gli edifici scolastici della città
e garantire sedi scolastiche adeguate a quelle scuole che non ne dispongono
individuando anche eventuali altri edifici pubblici da riconvertire e destinare
a scuole (ad es. si contempli la Caserma Berardi quale possibile Polo di
diverse scuole). Particolare attenzione verrà destinata prioritariamente alla
certificazione antiincendio che deve essere assicurata a tutti gli edifici
scolastici. Verrà inoltre messo a disposizione deI Dirigenti Scolastici copia
del fascicolo del fabbricato di ogni singolo edificio utilizzato per il
servizio scolastico. Sarà garantita la manutenzione ordinaria, anno per anno,
di tutte le scuole, dalla imbiancatura e ritinteggiatura, all’adeguamento dei
riscaldamenti, alla manutenzione dei servizi igienici, al rinnovo e alla
fornitura tempestiva degli arredi necessari in tempi congrui all’inizio
dell’attività scolastica. Alla elaborazione del piano di intervento e di
fattibilità parteciperanno anche i rappresentanti della scuola appartenenti al
tavolo interistituzionale di cui al punto 1). In tutti i plessi scolastici del
Comune di Chieti verranno installati impianti di allarme per scoraggiare furti
e atti di vandalismo troppo frequenti.
3. Alunni con Bisogni Educativi Speciali. Il Comune di Chieti si farà promotore della
stesura e sottoscrizione dell’Accordo di Programma per l’inclusione scolastica
degli alunni disabili. Verrà garantita a tutti gli alunni disabili che ne
necessitano l’assistenza all’autonomia ed alla comunicazione secondo il
fabbisogno individuato nei Piani Educativi Individualizzati. La formazione e
l’aggiornamento professionale del personale addetto a tale servizio ne costituirà
una delle priorità. Il Comune di Chieti assicurerà la programmazione e
realizzazione dei progetti di vita degli studenti disabili in collaborazione
con le famiglie, le istituzioni scolastiche, la ASL, le associazioni delle
persone disabili. In presenza di alunni di altra cultura l’Ente Locale si
attiverà tempestivamente per la fornitura di mediatori culturali per favorirne
l’inclusione sociale e scolastica.
4. Servizio di refezione scolastica. Il Comune si impegna a garantire la massima
qualità del servizio di refezione scolastica per gli alunni delle scuole
cittadine mediante forme sistematiche di controllo da svolgere in
collaborazione con le istituzioni scolastiche e le famiglie. A questo proposito
la Commissione Mensa Comunale si riunirà periodicamente per monitorare il
servizio e per proporre miglioramenti per la gestione dello stesso.
5. Progetti.
Pur nella consapevolezza della importanza e necessità di progetti proposti dal
Comune che amplino ed arricchiscano l’offerta formativa, essi non possono
essere calati sulle scuole quando e come capita, durante tutto l’anno
scolastico. Sarà predisposto, invitando Associazioni, Compagnie teatrali, Enti,
Sociologi, Psicologi e quant’altri, a predisporre le loro proposte entro un
tempo stabilito così da redarre, entro settembre di ogni anno, un piano
progettuale da proporre alle scuole che a loro volta si impegnano a formulare
richieste all’Ente Locale entro un tempo fissato.
6. Scuola - bus.
Verrà potenziato il servizio di scuola – bus che deve essere garantito a tutti
gli alunni che ne hanno necessità; tale servizio, inoltre, dovrà favorire lo
svolgimento di progetti educativi e didattici da parte delle scuole che
prevedano lo spostamento delle classi all’interno della città.
7. Palestre.
Il Comune può disporre, nel rispetto della norma e delle procedure che possono
concordarsi, di tutti i locali scolastici, quando questi non sono impegnati per
attività scolastiche e purché utilizzati per fini formativi e non di lucro. La
concessione delle palestre scolastiche da parte di terzi rientra in tale
logica, ma è necessario che il Comune vigili sul rispetto del contratto
stipulato. Saranno messi in mora e verranno esperite le procedure previste
dalla legge per coloro che non ottempereranno al pagamento della quota prevista
per l’utilizzo della palestra.
8. Utilizzo Locali Pubblici. Molto spesso le scuole, non avendo spazi idonei, hanno
necessità di richiedere per lo svolgimento di manifestazioni, l’utilizzo di
locali pubblici come teatri, cinema, sale di competenza dell’Ente locale.
L’utilizzo di questi locale, nella maggior parte dei casi, richiede spese
rilevanti che divengono ancora maggiori se deve essere prevista la
partecipazione dei Vigili del fuoco per la sicurezza. Sarà cura della prossima
Amministrazione Comunale percorrere piani di utilizzo gratuito dei locali
pubblici del Comune, predisponendo all’uopo, a cura del Tavolo Interistituzionale,
un regolamento specifico; si stilerà, inoltre, un’intesa con il Comando dei
Vigili del Fuoco per abbattere i costi dei loro interventi in
manifestazioni scolastiche di rilevanza sociale.
9. Riordino Trasporti Pubblici. Pur se non di propria competenza, il Sindaco si
farà carico di sollecitare la Regione Abruzzo per una riorganizzazione dei trasporti pubblici che collegano la Città
ai paesi viciniori. Preparerà entro agosto 2015, in collaborazione con i
Dirigenti delle Scuole secondarie di II grado, in particolare, un piano che
faciliti il raggiungimento di Chieti con aumento del numero di corse, ma anche
con cambio di orari e di itinerari.
10.
Telefonia. Il Comune di Chieti assicura in tempi rapidi la voltura delle utenze telefoniche dalle
istituzioni scolastiche al Comune stesso in modo da evitare, come accade
attualmente, che il pagamento delle relative bollette – che per legge è a carico
dell’Ente Locale – venga anticipato alla scadenza dalle scuole e solo
successivamente rimborsato alle stesse (talora dopo molti mesi). Il Comune di
Chieti si impegna inoltre a dotare prima dell’inizio dell’anno scolastico tutti
gli edifici in cui sono presenti gli uffici amministrativi delle istituzioni
scolastiche di linee telefoniche e di dotazioni
hardware adeguate allo svolgimento del servizio scolastico.
11.
Vigilanza e
traffico orari scolastici. Ci si
impegna ad elaborare, in collaborazione con il Comando dei Vigili Urbani e con
il Tavolo Interistituzionale, un piano vigilanza più efficace durante
l’ingresso e l’uscita dalle scuole primarie e secondarie di primo grado.
Analogo piano, sia pur caratterizzato da modalità diverse, verrà predisposto
per le scuole secondarie di II grado per prevenire forme di bullismo e di
eventuale spaccio di sostanze illegali. Nell’ambito di tali piani si potranno prevedere
possibili permessi per soste brevi da
rilasciare in fasce orarie stabilite ai genitori di alunni di quelle Scuole
dell’infanzia e primarie non facilmente raggiungibili e non servite idoneamente
da Scuolabus.
12.
Servizi
coordinati 0 – 6. In vista
del riordino dei servizi per la prima infanzia (0 – 6) il Comune di Chieti si impegna
ad assicurare il potenziamento dell’offerta dei nidi comunali garantendone la
qualità anche mediante percorsi di continuità con le scuole dell’infanzia degli
istituti comprensivi della città. Il Comune sarà il garante della quantità e
qualità dei servizi sul proprio territorio mediante l’utilizzo di strumenti
quali l'autorizzazione al funzionamento e accreditamento e con la messa in atto
di programmi di formazione e di coordinamento di sistema).
Si
allega a tale proposito documento delle educatrici dei nidi comunali.
Lo scorso 20 maggio è
stato approvato alla camera l'art.21 all'interno del ddl sulla Buona
scuola riguardante i servizi educativi 0-6. Per i nidi d'infanzia si apre la
possibilità di una svolta radicale nelle politiche verso l'infanzia. Nel testo
si sottolinea la funzione educativa dei servizi 0-6 visti nella loro continuità
progettuale e interdipendenza. Finalmente può essere superato per la fascia 0-3
anni lo stigma di servizio a domanda individuale e lo Stato rientra in campo
con l'obbligo di emanare il Piano d'azione nazionale che deve prevedere risorse
certe per l'estensione, la generalizzazione e gestione di servizi nido e scuole
dell' infanzia. Gli enti locali, alleggeriti dal sostegno dello Stato,
continuano ad essere i garanti della quantità e qualità dei servizi sul loro
territorio (con strumenti quali l'autorizzazione al funzionamento e
accreditamento e con la messa in atto di programmi di formazione e di
coordinamento di sistema).
Inoltre finalmente, secondo l'art.21, i servizi educativi avranno un Ministero di riferimento.
Inoltre finalmente, secondo l'art.21, i servizi educativi avranno un Ministero di riferimento.
La Regione Abruzzo, ha
anticipato questo salto di qualità prevedendo ad esempio nella "Disciplina
sperimentale per un sistema di accreditamento per i servizi della prima
infanzia", il titolo di laurea specifica per educatore di nido.
Ora alla vigilia delle elezioni comunali ci chiediamo in qualità di educatrici impegnate quotidianamente nella promozione della cultura dell'infanzia e dei servizi educativi, come i candidati sindaci si pongono difronte alla responsabilità di gestione di un servizio tanto sensibile e importante.
Chiediamo quindi il vostro impegno e le vostre garanzie affinché il processo di rivoluzione culturale attivatosi a livello nazionale, possa crescere e affermarsi anche nella città di Chieti con una politica di tutela e sostegno dei nidi d'infanzia comunali
Ora alla vigilia delle elezioni comunali ci chiediamo in qualità di educatrici impegnate quotidianamente nella promozione della cultura dell'infanzia e dei servizi educativi, come i candidati sindaci si pongono difronte alla responsabilità di gestione di un servizio tanto sensibile e importante.
Chiediamo quindi il vostro impegno e le vostre garanzie affinché il processo di rivoluzione culturale attivatosi a livello nazionale, possa crescere e affermarsi anche nella città di Chieti con una politica di tutela e sostegno dei nidi d'infanzia comunali
Le educatrici dei Nidi
d'Infanzia Comunali
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