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mercoledì 24 dicembre 2014

Regali di Natale


A Natale il nostro pensiero è occupato dai regali che dobbiamo fare e da quelli che vorremmo ricevere. Provo a pensarci anche io, da dirigente scolastico.
Quali regali possono desiderare le persone che si fanno parte della comunità scolastica?
I docenti, innanzitutto. Credo che desiderino migliori condizioni di lavoro (stabilità, organici adeguati, risorse economiche e materiali idonee, retribuzione dignitosa) ma soprattutto rispetto e considerazione per il loro difficile e faticoso lavoro. Vogliono il giusto riconoscimento, da parte dell’opinione pubblica e dei politici, per l’impegno che dedicano quotidianamente a svolgere un compito così delicato e importante.
Il personale ATA. Penso di non sbagliare se ritengo che sia la categoria del mondo della scuola le cui condizioni di lavoro sono maggiormente peggiorate negli ultimi anni. I tagli del personale rendono molto più gravoso il compito dei collaboratori scolastici costretti a garantire la pulizia e la vigilanza di spazi sempre più grandi, mentre i compiti degli amministrativi si sono resi con l’autonomia sempre più complessi e specialistici. Ma credo che chiederebbero anche una maggiore considerazione per il loro lavoro perché, senza di questo, la scuola non potrebbe assolutamente funzionare.
Credo che i genitori desiderino poi che ai propri figli non manchi niente, nonostante la grave crisi che stiamo attraversando. Vogliono assicurare ai loro ragazzi tutte le opportunità di cui hanno bisogno per potersi realizzare nella vita futura e per questo si sottopongono a dei sacrifici, spesso molto pesanti.
E, infine, i ragazzi. Vogliono un ambiente scolastico sereno che li accolga e li guidi fornendo dei punti di riferimento solidi e precisi. Vogliono crescere e imparare perché conservano ancora il gusto della scoperta e il piacere di riuscire a far bene qualcosa. Vogliono che la scuola li apra al futuro, li aiuti a crescere.
Ma cosa possiamo regalare loro?
Stiamo attraversando un difficile e lungo periodo di crisi. Una crisi che avrà delle lunghe e importanti conseguenze sul futuro perché, come ho già osservato in altri post di questo blog, non colpisce tutti allo stesso modo. In particolare, nel nostro paese soprattutto, penalizza maggiormente chi è meno fortunato. Si ha l’impressione che da questa crisi usciremo, quando ne usciremo, con una società non solo più povera ma anche più ingiusta, con differenze maggiori tra ricchi e poveri, più competitiva e meno solidale, più incolta, con meno diritti per tutti, con minori attenzioni per chi ha più bisogno. La scuola, la scuola pubblica, la scuola di tutti, può avere un ruolo importante per combattere questa deriva facendo in modo di salvaguardare quella qualità che tutela soprattutto chi è più debole ed ha maggior bisogno di una formazione attenta a tutti i bisogni educativi.
Esiste certo una tentazione forte tra gli operatori scolastici ed è quella, di fronte ai tagli e al disinteresse della politica, di fare il minimo indispensabile, di limitarsi a solo quello che si ritiene sia congruo rispetto alle condizioni in cui si lavora. È evidente però che una riduzione quantitativa e qualitativa dell’offerta formativa non può che penalizzare soprattutto chi ha più bisogno, chi dispone di minori risorse, chi è meno supportato dalla famiglia.
Ma non è questa la scelta della nostra scuola. Cerchiamo - anche se questo ci richiede un impegno e dei sacrifici maggiori rispetto al passato - di “non far mancar nulla” ai nostri alunni e alle nostre alunne, cerchiamo di fare in modo che la crisi pesi il meno possibile sul loro futuro e che la società nella quale si troveranno a vivere tra qualche anno sia migliore e non peggiore di quella attuale. È questa la nostra missione e questo è il nostro regalo di Natale alla comunità scolastica.

Auguri a tutti di trascorrere queste feste in serenità accanto ai propri cari e grazie di cuore dell’affetto e della stima che mi avete manifestato in questi giorni!

1 commento:

  1. Grazie Preside per aver colto così bene i regali desiderati da chi vive quotidianamente nel mondo della scuola!
    E un Dirigente Scolastico cosa desidera? Come un buon padre di famiglia, egli desidera la buona e sana crescita dei bambini e ragazzi a lui affidati e un clima di serena e proficua collaborazione di tutti i componenti della propria comunità scolastica.
    A tutti auguro di dare e ricevere i doni citati in questa breve poesia:
    Alcuni suggerimenti per un regalo di Natale:
    Al tuo nemico, perdono.
    Al tuo avversario, tolleranza.
    A un amico, il tuo cuore.
    A un cliente, il servizio.
    A tutti, la carità.
    A ogni bambino, un buon esempio.
    A te stesso, rispetto. (O. Arnold)

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