A Natale il nostro pensiero è occupato dai
regali che dobbiamo fare e da quelli che vorremmo ricevere. Provo a pensarci anche io, da
dirigente scolastico.
Quali regali possono
desiderare le persone che si fanno parte della comunità scolastica?
I docenti, innanzitutto.
Credo che desiderino migliori condizioni di lavoro (stabilità, organici
adeguati, risorse economiche e materiali idonee, retribuzione dignitosa) ma
soprattutto rispetto e considerazione per il loro difficile e faticoso lavoro.
Vogliono il giusto riconoscimento, da parte dell’opinione pubblica e dei
politici, per l’impegno che dedicano quotidianamente a svolgere un compito così
delicato e importante.
Il personale ATA. Penso di
non sbagliare se ritengo che sia la categoria del mondo della scuola le cui
condizioni di lavoro sono maggiormente peggiorate negli ultimi anni. I tagli
del personale rendono molto più gravoso il compito dei collaboratori scolastici
costretti a garantire la pulizia e la vigilanza di spazi sempre più grandi,
mentre i compiti degli amministrativi si sono resi con l’autonomia sempre più
complessi e specialistici. Ma credo che chiederebbero anche una maggiore
considerazione per il loro lavoro perché, senza di questo, la scuola non
potrebbe assolutamente funzionare.
Credo che i genitori
desiderino poi che ai propri figli non manchi niente, nonostante la grave crisi
che stiamo attraversando. Vogliono assicurare ai loro ragazzi tutte le
opportunità di cui hanno bisogno per potersi realizzare nella vita futura e per
questo si sottopongono a dei sacrifici, spesso molto pesanti.
E, infine, i ragazzi.
Vogliono un ambiente scolastico sereno che li accolga e li guidi fornendo dei
punti di riferimento solidi e precisi. Vogliono crescere e imparare perché
conservano ancora il gusto della scoperta e il piacere di riuscire a far bene
qualcosa. Vogliono che la scuola li apra al futuro, li aiuti a crescere.
Ma cosa possiamo regalare
loro?
Stiamo attraversando un difficile
e lungo periodo di crisi. Una crisi che avrà delle lunghe e importanti
conseguenze sul futuro perché, come ho già osservato in altri post di questo
blog, non colpisce tutti allo stesso modo. In particolare, nel nostro paese soprattutto,
penalizza maggiormente chi è meno fortunato. Si ha l’impressione che da questa
crisi usciremo, quando ne usciremo, con una società non solo più povera ma
anche più ingiusta, con differenze maggiori tra ricchi e poveri, più
competitiva e meno solidale, più incolta, con meno diritti per tutti, con
minori attenzioni per chi ha più bisogno. La scuola, la scuola pubblica, la
scuola di tutti, può avere un ruolo importante per combattere questa deriva
facendo in modo di salvaguardare quella qualità che tutela soprattutto chi è
più debole ed ha maggior bisogno di una formazione attenta a tutti i bisogni
educativi.
Esiste certo una
tentazione forte tra gli operatori scolastici ed è quella, di fronte ai tagli e
al disinteresse della politica, di fare il minimo indispensabile, di limitarsi
a solo quello che si ritiene sia congruo rispetto alle condizioni in cui si
lavora. È evidente però che una riduzione quantitativa e qualitativa dell’offerta
formativa non può che penalizzare soprattutto chi ha più bisogno, chi dispone
di minori risorse, chi è meno supportato dalla famiglia.
Ma non è questa la scelta
della nostra scuola. Cerchiamo - anche se questo ci richiede un impegno e dei
sacrifici maggiori rispetto al passato - di “non far mancar nulla” ai nostri alunni e alle nostre alunne, cerchiamo
di fare in modo che la crisi pesi il meno possibile sul loro futuro e che la
società nella quale si troveranno a vivere tra qualche anno sia migliore e non
peggiore di quella attuale. È questa la nostra missione e questo è il nostro
regalo di Natale alla comunità scolastica.
Auguri a tutti di
trascorrere queste feste in serenità accanto ai propri cari e grazie di cuore dell’affetto
e della stima che mi avete manifestato in questi giorni!
Grazie Preside per aver colto così bene i regali desiderati da chi vive quotidianamente nel mondo della scuola!
RispondiEliminaE un Dirigente Scolastico cosa desidera? Come un buon padre di famiglia, egli desidera la buona e sana crescita dei bambini e ragazzi a lui affidati e un clima di serena e proficua collaborazione di tutti i componenti della propria comunità scolastica.
A tutti auguro di dare e ricevere i doni citati in questa breve poesia:
Alcuni suggerimenti per un regalo di Natale:
Al tuo nemico, perdono.
Al tuo avversario, tolleranza.
A un amico, il tuo cuore.
A un cliente, il servizio.
A tutti, la carità.
A ogni bambino, un buon esempio.
A te stesso, rispetto. (O. Arnold)