Brutta sorpresa stamani.
Nella notte qualche stupido ragazzaccio ha imbrattato, con le bombolette spray,
muri e finestre della primaria “Villaggio Celdit” con scritte incomprensibili
per i comuni mortali.
La delusione è tanta
perché gli autori del gesto sono, evidentemente, dei ragazzi e spiace molto che
abbiano imbrattato l’ambiente dove quotidianamente si recano i loro fratellini
e le loro sorelline e dove si recavano anche loro quando erano più piccoli.
Come
spiegare ad un bambino il significato di quell'imbrattamento? Come dare senso
al fatto che qualcuno si sia divertito a sporcare il luogo dove loro passano
gran parte della loro giornata? Forse nel gesto dello sporcare c’è rabbia e
dispetto verso il mondo degli adulti. Ma è così difficile capire che sporcare
una scuola primaria è in realtà un dispetto verso i bambini che la frequentano?
Ma per fortuna non ho sperimentato
solo questo in queste ultime giornate tra l’estate e l’autunno. Ho avuto anche
la fortuna e il piacere di vedere adulti prendersi cura della pulizia e del
decoro della scuola.
I collaboratori
scolastici, innanzitutto. Hanno rimesso a nuovo le scuole prima dell’apertura.
In qualche caso hanno dovuto pulire e cerare interamente il pavimento del
plesso: è stato un lavoro faticosissimo ed estremamente complicato perché alcuni
di quei pavimenti, credo, non erano stati mai finora trattati con i prodotti e
con gli strumenti adeguati. Hanno tinteggiato pareti, spostato banchi e sedie,
arredi e suppellettili per rendere accogliente la scuola. Ho visto nel loro
impegno tanta passione, tanto desiderio di fare le cose per bene, tanta
soddisfazione nel riuscire, con grande fatica, ad ottenere il risultato
desiderato.
Le maestre e il maestro (l’unico…)
poi. È un piacere vedere l’attenzione che pongono nella predisposizione dell’ambiente
di apprendimento, nella cura con la quale scelgono la disposizione dei banchi,
degli arredi, dei cartelloni e dei materiali. Da loro ho imparato quanto sia
importante il setting dell’aula, l’organizzazione degli spazi, dei tempi, delle
routine, delle relazioni nella classe. Anche loro si sono messi all'opera prima
dell’apertura della scuola dedicando tempo e impegno ben al di la del proprio
orario di servizio.
E, infine, i genitori.
Ogni volta sono commosso dall'entusiasmo con cui accolgono la nostra richiesta
di aiuto, dall'impegno che mettono nel dedicare parte del proprio tempo libero
alla pulizia ed alla tinteggiatura delle aule dei propri figli. Apprezzo
soprattutto il clima di festa che si viene a creare quando nella scuola i
genitori vengono a tinteggiare le aule, clima contagioso che si trasmette anche
ai bambini e al personale della scuola.
Sono queste le cose che danno senso al mio lavoro di dirigente scolastico e me lo fanno amare, nonostante tutto.
Grazie di cuore a tutti
voi!!
Il punto chiave è: chi sporca? e soprattutto perchè sporca? Consiglio a tutti, docenti, genitori e ragazzi adolescenti di vedere il film "I nostri ragazzi", nelle sale in questi giorni. Un film duro. Una riflessione sulla caduta dei valori presso i giovani. Dove può arrivare un ragazzo, anche e soprattutto di buona famiglia? ma anche: dove può arrivare un genitore per difendere il proprio figlio? La discussione è aperta. Buona visione!!!
RispondiEliminaGrazie del consiglio. Andremo a vedere il film. Intanto, però, possibile che la rabbia e il dispetto di questi ragazzi si debba sfogare sulla scuola dei più piccoli? Come mai?
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