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sabato 4 ottobre 2014

Giuseppe Mezzanotte e Trieste Del Grosso


Stamani ho avuto il piacere di accompagnare le ragazze e i ragazzi delle terze classi della Mezzanotte in visita ad un’importante mostra inaugurata presso Sede centrale della CariChieti in occasione della XIII edizione di "Invito a Palazzo", la manifestazione nazionale promossa dall’ABI-Associazione Bancaria Italiana.
La mostra, intitolata “Le opere della collezione Giuseppe Mezzanotte e la cultura artistica tra ‘800 e ’900 in Abruzzo", ricostruisce attraverso dipinti e sculture un tratto della cultura artistica abruzzese del periodo, ripercorrendo le frequentazioni del giovane Mezzanotte con gli esponenti del cenacolo dannunziano, che lo iniziarono alla pittura, una parentesi artistica all’interno del percorso letterario intrapreso in seguito.
Si tratta di una bella occasione per conoscere il contesto culturale all’interno del quale è maturata  l’opera di Mezzanotte: la mostra presenta infatti anche una selezione del carteggio dello scrittore con altri intellettuali del periodo.
Lo studio dell’opera di Giuseppe Mezzanotte è molto interessante per il ruolo da lui svolto nella cultura abruzzese a cavallo tra la fine '800 e i primi decenni del '900. È stato, tra l’altro, anche un uomo di scuola avendo diretto la scuola tecnica “G. Chiarini” dopo il suo ritorno a Chieti da Napoli.
Ma c’è soprattutto una cosa che vorrei segnalare della mostra, che rimarrà, assieme alle altre collezioni d’arte CariChieti, a disposizione dei futuri visitatori presso i locali della sede centrale in Via Colonnetta.
Si tratta della scultura in bronzo della testa di Giuseppe Mezzanotte che si trova esposta tra le altre opere della mostra. Essa riveste per me un significato particolare sia perché a scuola ne possediamo una copia realizzata sullo stesso calco e sia perché fu realizzata negli anni ’30 del secolo scorso dall’artista Trieste Del Grosso. Ma Trieste Del Grosso è anche il giovane ufficiale che alla fine del 1943 a 28 anni ha sacrificato la propria vita combattendo contro i nazisti nel tentativo di costruire anche nella nostra città un movimento partigiano.

Si tratta di un bellissimo esempio di amore per la libertà e sono veramente orgoglioso di avere in una delle scuole che dirigo una testimonianza della sua vita e delle sue opere. 

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