Stamani ho avuto il
piacere di accompagnare le ragazze e i ragazzi delle terze classi della Mezzanotte in
visita ad un’importante
mostra inaugurata presso Sede centrale della
CariChieti in occasione
della XIII edizione di "Invito a Palazzo", la manifestazione nazionale promossa dall’ABI-Associazione
Bancaria Italiana.
La
mostra, intitolata “Le opere della
collezione Giuseppe Mezzanotte e la cultura artistica tra ‘800 e ’900 in
Abruzzo", ricostruisce attraverso
dipinti e sculture un tratto della cultura artistica abruzzese del periodo,
ripercorrendo le frequentazioni del giovane Mezzanotte con gli esponenti
del cenacolo dannunziano, che lo iniziarono alla pittura, una parentesi artistica
all’interno del percorso letterario intrapreso in seguito.
Si tratta di una bella occasione per
conoscere il contesto culturale all’interno del quale è maturata l’opera di Mezzanotte: la mostra presenta
infatti anche una selezione del carteggio dello scrittore con altri
intellettuali del periodo.
Lo studio dell’opera di Giuseppe
Mezzanotte è molto interessante per il ruolo da lui svolto nella cultura
abruzzese a cavallo tra la fine '800 e i primi decenni del '900. È stato,
tra l’altro, anche un uomo di scuola avendo diretto la scuola tecnica “G. Chiarini”
dopo il suo ritorno a Chieti da Napoli.
Ma c’è soprattutto una cosa che vorrei
segnalare della mostra, che rimarrà, assieme alle altre collezioni
d’arte CariChieti, a disposizione dei futuri visitatori presso i locali della
sede centrale in Via Colonnetta.
Si tratta della scultura in bronzo della
testa di Giuseppe Mezzanotte che si trova esposta tra le altre opere della
mostra. Essa riveste per me un significato particolare sia perché a scuola ne possediamo
una copia realizzata sullo stesso calco e sia perché fu realizzata negli anni ’30
del secolo scorso dall’artista Trieste Del Grosso. Ma Trieste Del Grosso è anche
il giovane ufficiale che alla fine del 1943 a 28 anni ha sacrificato la propria
vita combattendo contro i nazisti nel tentativo di costruire anche nella nostra
città un movimento partigiano.
Si tratta di un bellissimo esempio di amore per
la libertà e sono veramente orgoglioso di avere in una delle scuole che dirigo
una testimonianza della sua vita e delle sue opere.
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