Qualche insegnante della
Scuola dell’Infanzia mi ha fatto rilevare come anche nelle loro scuole si
svolgano attività di accoglienza e come me ne fossi dimenticato nel mio
post del giorno 12 ottobre.
In realtà non mi sono
dimenticato delle tre scuole dell’Infanzia del nostro comprensivo (Selvaiezzi,
Villaggio Celdit e Madonna delle Piane): vorrei piuttosto parlarne in maniera
specifica in questo post.
Anche qui l’occasione è l’accoglienza
che, naturalmente, si è svolta anche in questi plessi. C’è un aspetto, però, di
queste attività che le differenzia un po’ rispetto a quelle analoghe della scuola
primaria. Si tratta della organizzazione
della festa.
Chiunque si avvicini al
mondo della Scuola dell’Infanzia rimane molto colpito dalla grande attenzione
che viene posta dall’organizzazione dell’ambiente di apprendimento. Le docenti di queste
scuole hanno la convinzione – validata da anni di esperienza sul campo e da
ricerche sperimentali – che il contesto nel quale il bambino opera costituisce
un elemento decisivo per la riuscita del suo apprendimento. Ma da cosa è
costituito il contesto di apprendimento? Innanzitutto dall’organizzazione degli
spazi: il bambino deve trovare in essi un supporto allo svolgimento delle varie
attività. La cura attentissima che le insegnanti pongono alla disposizione
degli arredi (disposizione che realizzano con la maestria di veri e propri “architetti
dell’educazione”) è proprio finalizzata ad aiutare i bambini a riconoscere e
strutturare l’attività: c’è lo spazio per disegnare, quello per giocare, quello
per rilassarsi, quello per mangiare, quello per discu
tere assieme, ecc. Lo
spazio come contenitore che accoglie, guida, il bambino nel suo apprendimento.
Ma anche il tempo svolge un ruolo altrettanto importante: la strutturazione ordinata
della giornata è un altro importantissimo e determinante contenitore dell’ambiente
di apprendimento.
Ci sarebbero poi le
relazioni (tra i bambini e le insegnanti e tra i bambini) che costituiscono a
loro volta un altro elemento fondamentale – ci sarebbe molto da dire in proposito
ma non me ne occuperò oggi.
C’è, infine, un ultimo
elemento dell’ambiente di apprendimento, meno noto ai non esperti che a mio
parere costituisce una delle principali caratteristiche della Scuola dell’Infanzia.
Si tratta dello sfondo integratore, vale a dire della creazione di narrazioni che
hanno lo scopo di favorire una percezione condivisa della situazione e di
facilitare, attraverso l'elaborazione di significati condivisi, i processi
comunicativi fra il gruppo di bambini e fra questi e gli adulti .
L’attività che il bambino svolge è parte cioè di una storia che lo aiuta
trovarne il significato e a condividerlo con gli altri. Le docenti dell’Infanzia
sono bravissime a creare, narrare, rappresentare, cantare queste storie che
aiutano tantissimo i bambini nel loro percorso di apprendimento.
Una di queste storie è,
appunto, la festa dell’accoglienza che, con la sua strutturazione e ritualità rappresenta
per i bambini dell’Infanzia un momento formativo formidabile. E per me è sempre
un piacere parteciparvi per scoprire, ogni volta, cosa hanno inventato di nuovo
le docenti.
E mi diverto sempre tanto. Grazie maestre!!
"Architetti dell'educazione" bellissima definizione. L'ho sempre pensato e mi fa piacere che sia stato Lei a scriverlo. E' vero, nella scuola dell'infanzia è tutto il contesto fisico, relazionale e organizzativo che educa. I colori danno calore, l'organizzazione dà sicurezza, la cura degli spazi danno ordine e chiarezza. I bambini con la loro diversità portano ricchezza; le insegnanti, con competenze specifiche e buona professionalità, offrono opportunità di crescita. Che bella la scuola dell'infanzia!!
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