Guerriere
di Elisabetta Ambrosi. Un
bel libro da leggere, soprattutto da parte di noi maschi. Un libro che parla
della battaglia quotidiana che fanno le madri per vivere la propria maternità,
per combinare il lavoro con la cura dei figli. Una vera e propria guerra nella
quale noi uomini, anche i più volenterosi e sensibili, sembriamo solo degli
osservatori ONU che assistono alla battaglia delle proprie donne senza
combatterla anche loro.
Il libro mi ha molto
colpito perché, ogni giorno, vedo le guerriere raccontate da questo libro. Le
vedo tra le madri degli alunni che arrivano trafelate ad accompagnare o a
riprendere i propri bambini, che vengono a parlare con me o con gli insegnanti
per segnalare un problema o una difficoltà del proprio figlio, che mantengono
sempre però il sorriso e la serenità che occorre quando si ha a che fare con
dei bambini che crescono. La crisi ha poi accentuato ancora di più le
difficoltà e gli ostacoli da fronteggiare quotidianamente rendendo la maternità
un lusso da conquistare con una dura lotta piuttosto che un diritto sancito da
una legislazione avanzata che promette servizi che poi lo Stato non riesce ad
assicurare.
E vedo le guerriere pure
tra le insegnanti che quotidianamente si devono dividere tra il difficile,
complesso, duro lavoro nelle classi e la cura dei propri figli, dei propri
mariti, dei propri genitori anziani. E anche in questo caso non posso fare a
meno di ammirarne la forza, l’energia e la passione “guerriera” che le anima.
Ma l’ammirazione non
basta. Occorre che anche noi maschi iniziamo a combattere la guerra fianco a
fianco delle nostre donne. È questa forse l’unica guerra che potrebbe aiutarci
a diventare persone migliori.
Grazie per questo consiglio di lettura! è bello vedere in un libro il riconoscimento di tanto lavoro sommerso, portato avanti ogni giorno con passione da tutte le donne. Tuttavia non condivido pienamente la definizione che l’autrice dà delle donne, già nel titolo. Il termine guerriero infatti sottintende qualcosa di aggressivo, anche violento. Le donne invece fanno tutto nel segno dell’amore: amore per i figli, per la famiglia, per l’impegno lavorativo. Se di battaglia si tratta, quella di conciliare famiglia e lavoro è una battaglia pacifica, combattuta quotidianamente con sensibilità e passione nel nome degli affetti più grandi e profondi.
RispondiEliminaIl senso della "guerra" di cui parla l'Ambrosi si può comprendere bene anche ascoltando la puntata di Fahrenheit del 25 settembre:
RispondiEliminahttp://www.radio3.rai.it/dl/radio3/programmi/archivio/ContentSet-1b47fdcd-ca01-4c67-8bd1-f8658ea23329.html
Per chi è interessato al libro un articolo di La Repubblica.it:
RispondiEliminahttp://d.repubblica.it/attualita/2014/10/06/news/sopravvivenza_mamme_italiane_guerriere_libro-2316649/