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lunedì 29 settembre 2014

Guerriere

Guerriere di Elisabetta Ambrosi. Un bel libro da leggere, soprattutto da parte di noi maschi. Un libro che parla della battaglia quotidiana che fanno le madri per vivere la propria maternità, per combinare il lavoro con la cura dei figli. Una vera e propria guerra nella quale noi uomini, anche i più volenterosi e sensibili, sembriamo solo degli osservatori ONU che assistono alla battaglia delle proprie donne senza combatterla anche loro.
Il libro mi ha molto colpito perché, ogni giorno, vedo le guerriere raccontate da questo libro. Le vedo tra le madri degli alunni che arrivano trafelate ad accompagnare o a riprendere i propri bambini, che vengono a parlare con me o con gli insegnanti per segnalare un problema o una difficoltà del proprio figlio, che mantengono sempre però il sorriso e la serenità che occorre quando si ha a che fare con dei bambini che crescono. La crisi ha poi accentuato ancora di più le difficoltà e gli ostacoli da fronteggiare quotidianamente rendendo la maternità un lusso da conquistare con una dura lotta piuttosto che un diritto sancito da una legislazione avanzata che promette servizi che poi lo Stato non riesce ad assicurare.
E vedo le guerriere pure tra le insegnanti che quotidianamente si devono dividere tra il difficile, complesso, duro lavoro nelle classi e la cura dei propri figli, dei propri mariti, dei propri genitori anziani. E anche in questo caso non posso fare a meno di ammirarne la forza, l’energia e la passione “guerriera” che le anima.

Ma l’ammirazione non basta. Occorre che anche noi maschi iniziamo a combattere la guerra fianco a fianco delle nostre donne. È questa forse l’unica guerra che potrebbe aiutarci a diventare persone migliori.

3 commenti:

  1. Grazie per questo consiglio di lettura! è bello vedere in un libro il riconoscimento di tanto lavoro sommerso, portato avanti ogni giorno con passione da tutte le donne. Tuttavia non condivido pienamente la definizione che l’autrice dà delle donne, già nel titolo. Il termine guerriero infatti sottintende qualcosa di aggressivo, anche violento. Le donne invece fanno tutto nel segno dell’amore: amore per i figli, per la famiglia, per l’impegno lavorativo. Se di battaglia si tratta, quella di conciliare famiglia e lavoro è una battaglia pacifica, combattuta quotidianamente con sensibilità e passione nel nome degli affetti più grandi e profondi.

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  2. Il senso della "guerra" di cui parla l'Ambrosi si può comprendere bene anche ascoltando la puntata di Fahrenheit del 25 settembre:
    http://www.radio3.rai.it/dl/radio3/programmi/archivio/ContentSet-1b47fdcd-ca01-4c67-8bd1-f8658ea23329.html

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  3. Per chi è interessato al libro un articolo di La Repubblica.it:
    http://d.repubblica.it/attualita/2014/10/06/news/sopravvivenza_mamme_italiane_guerriere_libro-2316649/

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