Due messaggi per la scuola in tempo di didattica a distanza
Trovo su vita.it due importanti contributi sul fare scuola in questi momenti.
Il primo è di Daniela Lucangeli.
"Gli insegnanti smettano di trattare gli alunni
come contenitori vuoti da riempire con schede, compiti, messaggi e materiali
fino tarda sera. Anziché affannarsi e consumarsi nella ricerca di
piattaforme e slide dagli effetti strabilianti, tornino a concentrarsi sulla
loro funzione primaria che è quella di aiutare, sostenere e accompagnare i
bambini e i ragazzi nel loro percorso di sviluppo personale, infondendo loro
curiosità verso le cose della vita e fiducia nelle proprie capacità. [...]
In questi giorni i ragazzi
hanno una paura tremenda, sono smarriti, in ansia, hanno perso i contatti con
il loro gruppo, la loro routine è stavolta. Quello di cui hanno più urgenza è di essere
sostenuti e rassicurati, non ulteriormente
angosciati e terrorizzati dalla paura di rimanere indietro, che il computer non
funzioni, che la connessione salti, che il compito non arrivi per tempo".
Il secondo è di Dario Ianes.
Il sostegno ai tempi del Coronavirus: tre consigli per includere anche a distanza
"Con le scuole chiuse è partita un’ampia serie di iniziative di didattica online, che però creano forti difficoltà a chi ha una disabilità e certamente pone un tema di disuguaglianze per tutta un’altra fascia di alunni. Due sono i fronti, in questo momento. Da un lato scuola inclusiva significa scuola per tutti, anche per gruppi vulnerabili, gli immigrati, gli alunni con DSA ecc: lì si crea una accentuazione evidente della disuguaglianza. Sul versante disabilità in senso stretto abbiamo invece il tema di che sostegno riusciamo a dare a questi alunni, ricordando che “integrazione” non è solo imparare cose ma è anche relazioni."
Due contributi che ci aiutano a non dimenticare la dimensione educativa che è comunque sottesa ad ogni attività didattica di insegnamento / apprendimento, anche di quelle a distanza.
Le difficoltà, la fretta, le preoccupazioni non ce la devono far perdere.
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